Il simbolo di Claudio Tonelli

IL SITO DI CLAUDIO TONELLI

Le voci


Voci, rumori, brusii,

in continuazione, incessanti

girano intorno a me

lasciandomi frastornato, stordito, confuso.

E’ una sensazione strana

di eterna stanchezza.

Nessuna posizione riesce a tranquillizzarmi

non ho movimenti per riposare

ho solo pose per meditare.

Mi accarezzo la testa con dolcezza,

quasi volessi acconsentire a che le voci

siano parte di me stesso.

Gli occhi partecipano attivi al mio pensiero

e delicatamente si socchiudono

lasciando una piccola fessura

quasi a controllare che il rumore non aumenti.

Voci, voci

non capisco perché sono le voci che mi disturbano di più.

I rumori delle auto, degli autobus, dei motorini

sono frastuoni momentanei che si perdono nel cielo.

Le voci no, rimangono, indelebili, nella mia mente.

Ma più che voci sono i pensieri che vengono espressi con le voci.

La voce è il sistema di trasporto, il pensiero è il mandante.

Mi fermo un attimo,

il dolore è più forte,

ma devo resistere per conoscere,

devo sapere perché sono così potenti,

ho l’assoluta necessità della conoscenza, del perché.

Vengo ferito, continuamente, senza sosta,

barcollo, ma non cado.

Non cedo.

La mia attenzione è al massimo.

Sono concentrato….. mi sento mancare.

Forse perché non credo a ciò che distinguo

ma mi sento debole, tanto debole. Ma ora capisco.

Ora so.

I pensieri sono pensieri ignobili,

dettati dall’invidia e della gelosia,

escono dalla parte oscura delle persone,

uno contro uno, contro tutti, contro se stessi.

Per quanto mi prepari, per quanto mi sforzi di farlo,

mi sento sempre sulla difensiva,

non ci riesco da solo.

Il male è troppo forte.

La testa, Dio, la testa mi scoppia, mi fa male.

La tengo stretta tra le mie mani,

allargo le dita e premo, con forza,

i polpastrelli contro la cute,

cercando un sollievo che non trovo.

Mi agito, mi alzo e mi risiedo.

Sto spendendo tutte le mie energie.

Allora corro, non devo sentire

non devo pensare e allora corro.

Sono scomposto nella mia assurda corsa,

inciampo più volte,

cado e mi rialzo.

Sono madido di sudore,

gli abiti, bagnati, si incollano alle pelle

rendendo i movimenti ancora più goffi.

Il fiato, il fiato

faccio fatica a respirare

ho un nodo alla gola

mi manca l’aria

non riesco più …

Mi sveglio all’improvviso,

urlando e ansimando

mi guardo intorno,

faccio fatica a mettere a fuoco,

mi calmo e ….

tutto è tranquillo.

E’ una bella giornata,

qualche uccellino cinguetta,

delle voci, innocue, in lontananza

accompagnano il risveglio del giorno.

Che sogno!

La sveglia suona.

Mi preparo, oggi sarà una bella giornata.

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