Il simbolo di Claudio Tonelli

IL SITO DI CLAUDIO TONELLI

Immagine della favola Il signor Sil e la natura scritta da Claudio Tonelli

Il signor SIL e la natura


Un giorno il Signor Sil era molto arrabbiato.

Camminava avanti e indietro nella sua città con gli occhi bassi e le mani dietro la schiena. Andava così forte che il mantello sventolava come se fosse una bandiera. Batteva i piedi così pesantemente sulla strada che la gente pensava che ci fosse un terremoto.

Andò nella Grande Piazza dove tutta la gente silenziosa era radunata in attesa di sapere perchè il Signor Sil era così arrabbiato.

C'era un palco al centro della piazza e lui salì i gradini della scala molto lentamente e ad ogni passo si sentiva lo scricchiolio dei pioli di legno.

Con la sua imponente altezza, scrutò tutte le persone. Con grande calma, degna delle persone più intelligenti, iniziò a parlare.

"Vi ho chiamato qui, mia amata gente, perchè sono dispiaciuto di quello che sta succedendo.

Il nostro mondo è fatto di colori, allegri, vivi e belli. Ogni cosa che noi guardiamo ha un colore, ogni oggetto che prendiamo in mano ha un colore, ogni vestito che indossiamo ha un colore, ogni fiore che odoriamo ha un colore.

Siamo immersi nella bellezza e nella gioia dei colori.".

A quelle parole la gente si guardò i vestiti, le scarpe e dicevano tra di loro: "E' proprio vero, siamo immersi nei colori!"

E il Signor Sil continuò:

"Pensate, mia amata gente, come faremo se il sole fosse nero anziché rosso? E se le nuvole non fossero più bianche? Se tutto fosse scuro, voi sareste contenti? Se le viole non fossero più viole, se il mare non fosse più blu e l'erba non fosse più verde, come sarebbe la nostra esistenza?"

Il popolo mormoreggiava. Si stava preoccupando e pensavano che il Signor Sil aveva proprio ragione. Come si fa a vivere senza colori?

E il Signor Sil proseguì nel suo discorso:

"I colori stanno scomparendo. Il nostro mondo sta diventando brutto perchè nessuno di voi li considera.

Quando vi alzate alla mattina e vedete il sole, nessuno di voi lo ringrazia per il calore che ci porta.

Quando passeggiate e le nuvole vi rincorrono nessuno le guarda e nessuno pensa a come sono utili per noi che ci portano la pioggia e ci rinfrescano.

Quando camminiamo in un prato pensiamo solo a calpestarlo e non ci curiamo di ammirare il bel verde dell'erba.

Così ora i colori si sono stancati di non essere considerati e stanno perdendo il loro fascino, perchè i colori stanno morendo".

A queste parole tutta la gente si alzò in piedi, in preda alla paura, e guardandosi intorno videro che le nuvole stavano scomparendo, il sole era triste, i fiori si stavano appassendo.

Allora le persone tutte agitate chiesero a gran voce al Signor Sil che cosa dovevano fare per aiutare i colori a vivere.

Il Signor Sil si tolse il cappello, ci guardò dentro, se lo rimise in testa e disse:

"Se volete vivere in un mondo di colori, allora apprezzate la natura che ve li porge davanti.

Ringraziate il sole che splende, mandate un bacio alle onde del mare e fate una carezza ai petali dei fiori. Fermatevi un attimo a contemplare le montagne, fate un sorriso ai prati e ammirate le chiome degli alberi. Fate un pensiero dolce quando vedete una stella cadente e date un bacio alla persona che vi è più vicina."

Dopo quelle parole il popolo corse via a fare tutto quello che aveva detto il Signor Sil.

Salirono sulle loro barche, perchè li non esistono le automobili, e andarono alle loro case.

Giorno dopo giorno, le persone presero l'abitudine di guardare e di ringraziare la natura, i contadini ringraziavano la terra, i fiorai accarezzavano i fiori, i bambini guardavano i tramonti e mandavano i baci alle onde del mare e alle mamme.

E così, dopo poco tempo, tutti i colori presero forza e con la loro allegria contagiarono anche le persone che ora erano tutte più gioiose.

E fecero una grande festa. Con balli, danze, tanta musica e tanto gelato. Presero della legna e accesero un fuoco, lo ringraziarono per il suo calore, e iniziarono a fare il girotondo intorno a lui. Fu una serata molto divertente.

E per non dimenticare i colori, la gente inventò un gioco che si chiamava: Sil chiama colore. Un persona diceva: Sil chiama colore rosso. E tutti dovevano toccare una cosa di colore rosso, oppure Sil chiama colore verde, e tutti dovevano cercare e toccare una cosa di colore verde. Chi non ci riusciva doveva fare una penitenza e cioè doveva dare un bacio a tutti gli altri partecipanti.

Il Signor Sil era molto contento di tutto questo. Anche questa volta era riuscito a dare un aiuto a tante persone.

Poi guardò il cielo, prese un grande pennello e dipinse una nuvola. Forse voi non lo sapete ma al Signor Sil piacciono molto le nuvole perchè gli sembrano tanti fiocchi di panna montata e lo sapete perché? Perche lui va matto per la panna montata, ma questo è un segreto e non ditelo a nessuno.

Poi prese il suo mantello e sparì, aveva un incontro con qualcuno in un mondo particolare, il mondo Uenirà, ma questa sarà un'altra storia.


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